Quando non e’ il caso di sottoporsi al trattamento Laser a diodo?

CASI IN CUI SI SCONSIGLIA IL TRATTAMENTO con il LASER A DIODO 808nm

L’Ipertricosi , ovvero l’esagerato sviluppo dei peli in una data zona e l’irsutismo, cioè’ il proliferare dei peli in zone tipiche dell’uomo in grandi quantità’, le follicoliti (infiammazioni del follicolo pilifero) e i peli incarniti sono i problemi più diffusi che il laser a diodo può eliminare “alla radice”!!

Grandi  risultati e piena soddisfazione della cliente!

Il trattamento con il laser a diodo va sconsigliato quando le aspettative delle clienti sono troppo alte rispetto alla reale possibilità di soddisfarle.

La domanda sorge spontanea allora: Quali sono i casi in cui e’ meglio non sottoporsi al laser?

Ad esempio se ci troviamo di fronte a richieste di eliminare peluria e non peli di qualsivoglia pigmentazione.

Oppure se la cliente fa uso continuo di farmaci che potrebbero risultare fotosensibilizzzanti  (cioè’ che potrebbero causare una macchia) come il CORTISONE , ANTIBIOTICI e a volte gli ANTISTAMINICI.

Nei casi in cui il soggetto sia affetto da gravi patologie di qualsiasi natura, se si hanno dubbi meglio rinunciare a meno che la cliente non produca un documento di nullaosta da parte del suo medico curante.

E’ importante specificare che il trattamento e’ sconsigliato non perché potrebbe aggravare la  condizione di salute dei soggetti malati, ma piuttosto perché l’assunzione continua dei farmaci potrebbe rendere inefficaci le sedute o risultare dannosa per la pelle (comparsa di macchie o discromie).

Invece, nei casi in cui la cliente fa uso quotidiano di antidepressivi o farmaci a base di ormoni (pillola contraccettiva) e’ bene sapere che il risultato potrebbe arrivare più lentamente.

Per tutte queste tipologie di farmaci vale sempre il discorso di lavorare sul sicuro, consigliando la cliente di far controllare dal farmacista o dal medico che lo ha prescritto,  che il dato farmaco non abbia caratteristiche di fotosensibilizzazione. Di norma lo troviamo scritto nel bugiardino.

Nel caso in cui la cliente sia sotto cura, adottare le seguenti precauzioni:

  1. solo nei giorni in cui e’ prevista la seduta: e’ meglio farle saltare la seduta
  2. lo e’ stata nei giorni precedenti:  assicurarsi che siano passati almeno 5 gg per dare tempo al suo organismo di smaltire il principio attivo

Quindi, per concludere, il laser a diodo e’ una tecnologia a cui possono sottoporsi tutti, ma e’ bene che siano informati su tutte le eventualità ed e’ compito di brava e coscienziosa tecnica /operatrice spiegare chiaramente alla cliente finale le precauzioni da adottare in certi casi.