Un’altissima percentuale di donne soffre di Panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS), ovvero di una condizione comunemente conosciuta come “cellulite”.
Nonostante nel parlare quotidiano la cellulite venga spesso considerata come un semplice inestetismo, la comparsa della “pelle a buccia d’arancia” testimonia l’insorgenza di una vera e propria patologia.
Scopriamo di cosa si tratta davvero, perché colpisce così tante persone e, sopratutto, cosa possiamo fare per contrastarla.
La prima cosa da puntualizzare per saperne di più è che la cellulite non è soltanto un inestetismo ma una vera e propria patologia a carico del microcircolo e del tessuto connettivo.
Un altro mito da sfatare è quello che collega cellulite e grasso: nonostante sia piuttosto comune tra le persone in sovrappeso, la PEFS può colpire anche soggetti con una forma fisica invidiabile! Per questo è importante che anche le donne più snelle controllino periodicamente lo stato della propria
pelle per riconoscere in tempo i segni della sua comparsa.
L’insorgenza della cellulite si articola in due fasi principali: comparsa dell’edema e degenerazione in fibrosi e sclerosi.
Inizialmente la PEFS si caratterizza come un’infiammazione del pannicolo adiposo dell’ipoderma, uno stato causato da un’alterazione del microcircolo che comporta un’atrofia delle cellule adipose e provoca un ristagno di liquidi negli spazi intercellulari. A causa di un innalzamento della pressione,
le cellule ingrossate risalgono verso il derma e si distanziano l’una dall’altra, generando la comparsa di fibromi, noduli e rilievi percepibili al tatto.
Man mano che si procede verso l’ultimo stadio della patologia, l’inestetismo diventa sempre più notevole fino a causare la cosiddetta “pelle a materasso” – a questo punto il fenomeno è ormai irreversibile, e la pelle diventa più fredda e dolorante.
Come si riconosce?
La cellulite evolve attraverso più stadi, che presentiamo in ordine di gravità crescente.
Seguendo questa piccola descrizione, una breve osservazione della tua pelle può aiutarti a definire l’entità del problema.
– fase edematosa
ti trovi in questa fase se la parte osservata (ad esempio le gambe) appare gonfia, ha un
colorito spento e al tatto sembra più molle e fredda del resto del corpo;
– fase fibrosa
compare la temuta “pelle a buccia d’arancia”, uno degli inestetismi più antipatici per chi ama mettere in mostra gambe e braccia. La zona che prima era soltanto gonfia ora presenta le caratteristiche fossette;
– fase sclerotica
le imperfezioni che caratterizzavano la pelle a buccia d’arancia diventano veri e propri “buchi”, avvallamenti notevoli che coinvolgono gran parte dell’area osservata. La situazione purtroppo è irreversibile, e può soltanto arrestarsi o peggiorare.
Come si evita la cellulite?
Le cause della PEFS sono tante e diverse tra loro. Di seguito elenchiamo le più comuni:
– fattori genetici e predisposizione ereditaria
– fattori ormonali (stati particolari come pubertà, menopausa o gravidanza; uso della “pillola”)
– alimentazione errata (consumo eccessivo di cibi grassi, fritti, insaccati…)
– cattive abitudini (fumo, consumo eccessivo di alcool e caffè…)
– eccessivo consumo di sale
– calzature inadatte (tacchi troppo alti o scarpe troppo piatte)
– vita sedentaria (meno di 40 minuti di esercizio fisico al giorno)
Anche se alcune delle cause citate sono impossibili da eliminare (come ad esempio la predisposizione genetica), uno stile di vita sano può limitarne sensibilmente i danni e contrastare la comparsa o l’avanzamento della PEFS.
Come prima cosa dobbiamo adottare alcune buone abitudini, come:
– limitare l’assunzione di sale (attenzione a quello “invisibile” nascosto nei prodotti confezionati!)
– bere molta acqua oligominerale
– seguire una dieta povera di grassi e ricca di frutta e verdura
– eliminare o limitare fortemente l’assunzione di alcool e cibo spazzatura
– impegnarci ad avere un’attività fisica regolare (almeno 40 minuti al giorno: basta una camminata sostenuta!)
Per combattere la PEFS possiamo scegliere di farci supportare da professionisti diversi per ottenere risultati soddisfacenti e duraturi: per esempio possiamo affidarci ad un nutrizionista, ad un personal
trainer e a una professionista del settore estetico.
Nella lotta contro la cellulite puoi trovare una valida alleata nella tua estetista, che può studiare un percorso su misura per te e aiutarti a contrastare o tenere a bada la PEFS con risorse diverse, come massaggi linfodrenanti e trattamenti cosmetici personalizzati.
Ricorda: la tua estetista può combattere la tua PEFS con i prodotti migliori e i macchinari più all’avanguardia, ma se non sei disposta a prenderti cura di te facendo esercizio e scegliendo un’alimentazione sana, la cellulite è destinata a trionfare!
Vuoi saperne di più? Contattaci o rivolgiti direttamente al tuo centro estetico di fiducia!